La selvicoltura: concetto e importanza

La silvicoltura è responsabile di circa il 10% delle esportazioni del settore agroalimentare in Brasile, fornendo al mercato più di 5 prodotti e sottoprodotti e impiegando 3,7 milioni di brasiliani.

Vuoi comprendere meglio questo territorio e la sua importanza economica, sociale e ambientale? Allora questo post è per te. Godere!

Cos’è la selvicoltura?

La parola selvicoltura deriva dal latino e significa “coltivazione del bosco”. È l’area della conoscenza che si occupa della gestione tecnica delle foreste, della loro gestione, mirando alla produzione di legno e altri sottoprodotti, per soddisfare la domanda della società e allo stesso tempo preservare l’ambiente e la biodiversità.

La gestione deve essere guidata da metodi che consentano la formazione, la gestione, la protezione, lo sfruttamento e la rigenerazione delle foreste. In altre parole, la selvicoltura è la scienza responsabile del monitoraggio della crescita e dello sviluppo delle foreste, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze del mercato senza incidere sull’ecosistema. Può essere suddiviso in selvicoltura classica e moderna.

UN selvicoltura classica si occupa della gestione di foreste naturaliin vista dell’utilizzo dei propri prodotti, ma con restrizioni determinate dalla necessità di non nuocere alla stabilità naturale dell’ecosistema.

Si cerca di definire il momento e il modo corretto per estrarre ciò che è necessario dalla foresta con la massima efficienza e senza danneggiare l’equilibrio ecologico. Per questo sono necessarie informazioni sulle condizioni del sito ecologico, sulla capacità delle specie di rigenerarsi e crescere e sull’intensità dello sfruttamento.

Dalle foreste naturali possono essere estratti prodotti alimentari, gomme, cere, fibre, oli essenziali, legno, tra gli altri.

Già selvicoltura moderna si riferisce alla gestione di foreste piantateche attualmente sono presenti in più di 9,5 milioni di ettari in Brasile, di cui 7,4 milioni di ettari coltivati ​​ad eucalipto, 1,8 milioni di ettari coltivati ​​a pino e oltre 350mila ettari coltivati ​​ad altre specie, come l’acacia, albero della gomma, teak, araucaria, tra gli altri.

La gestione delle foreste piantate deve considerare il clima del luogo, individuare le specie e il materiale genetico più adatti, oltre a coinvolgere le fasi di produzione delle piantine, preparazione del terreno, trattamenti selvicolturali e raccolta.

piantagione di eucaliptoIl Brasile è il leader mondiale nell’esplorazione della polpa, oltre ad avere una delle migliori rese di eucalipto e pino.

Quanto è importante?

Sebbene vi sia una grande richiesta da parte della società di prodotti di origine forestale, le foreste stesse sono la garanzia della sopravvivenza umana sul pianeta. Pertanto, è necessaria conoscenza e responsabilità nel gestirlo.

Dalle foreste estraiamo legno per l’edilizia civile, mobili, carta, cellulosa, fibre per la fabbricazione di tessuti sintetici, oltre a resine e oli essenziali. Inoltre, il legno può anche essere una fonte di energia rinnovabile sotto forma di biomassa e carbone.

I prodotti in legno sono riciclabili, biodegradabili e, oltre a sequestrare il carbonio dall’atmosfera durante lo sviluppo degli alberi, continuano anche a immagazzinare carbonio per tutta la loro vita.

Cataste di legno con piantagioni di eucalipto sullo sfondoLa produzione di legno da foreste piantate porta ad una maggiore conservazione delle foreste naturali, oltre a fornire una maggiore standardizzazione dei prodotti.

In questo modo, l’uso di prodotti in legno certificati (ottenuti legalmente e prodotti in modo sostenibile) è molto migliore per mitigare i problemi climatici rispetto all’uso di materiali che lasciano grandi impronte di carbonio, come cemento, acciaio, alluminio e plastica.

In questo scenario la selvicoltura gioca un ruolo importante, in quanto ha il compito di studiare e fornire le informazioni necessarie per uno sfruttamento razionale delle foreste.

Silvicoltura che fornisce le conoscenze tecniche per la corretta gestione delle foreste piantate e delle foreste naturali, contribuendo alla riduzione della deforestazione attraverso la piantumazione di foreste per il disboscamento, riducendo la pressione sulle foreste native, svolgendo anche un ruolo fondamentale nel processo di riforestazione.

Inoltre, oltre a prendersi cura delle foreste, la selvicoltura collabora anche con la tutela del suolo e dell’acqua, e con il riutilizzo dei terreni degradati.

Guarda, nel video qui sotto, come il Vietnam è riuscito a sviluppare la propria silvicoltura, invertendo il processo di deforestazione e diventando uno dei paesi con la più vasta area di foreste piantate e naturali.

Fonte: Video FAO.

Allora, ti è piaciuto l’articolo? Per continuare sull’argomento visitate anche il nostro post sul trattamento del legno di eucalipto. Buona lettura!

Puoi aggiungere questa pagina ai segnalibri