Polli: Epidermoptosi nei polli

Di tanto in tanto, gli allevatori di pollame si trovano ad affrontare il problema della scabbia dei polli che mangia la pelle, chiamata anche epidermoptosi, nei loro animali domestici pennuti. Si verifica negli uccelli che hanno infettato le zecche che parassitano sulle parti iniziali dei follicoli delle piume e sotto le squame dell’epidermide.

I primi segni di infezione compaiono nei polli all’età di cinque-sette mesi. Prima di tutto, gli insetti si diffondono e colpiscono il corpo nella zona del torace, dopodiché si spostano sulla testa, sul pettine e sugli orecchini. Un uccello malato diventa letargico, smunto, perde l’appetito e il grasso diminuisce, perde peso e praticamente smette di correre. Se gli animali piumati non vengono curati, la morte avverrà in pochi giorni e sarà impossibile salvare i polli.

Su quelle parti del corpo dove vivono le zecche, la pelle è iperemica. L’epidermide viene “rifiutata” e la linfa essiccata si accumula sotto forma di crosta. La corteccia ha una tinta giallo-grigia. Il suo strato inferiore inizia spesso a decomporsi, il che comporta la diffusione di uno sgradevole odore putrefattivo. Tuttavia, queste “piaghe” non causano disagi ai polli. L’uccello non li tocca, ma li pettina, anche se le piume nelle zone colpite sono molto arruffate.

È possibile determinare e fare la diagnosi corretta solo esaminando attentamente gli animali domestici piumati, esaminando i sintomi della malattia e prelevando raschiature in cui si trovano le zecche.

Nelle prime fasi della malattia, il pollo può essere curato. I più efficaci sono i seguenti tipi di preparati acaricidi: unguento di catrame e creolino, nonché catrame con alcool. Un utilizzo una tantum dei fondi non è sufficiente. Il trattamento deve essere ripetuto da cinque a sei giorni dopo la prima applicazione dei farmaci sul corpo dell’uccello. Potrebbe essere necessario un terzo trattamento. Deve essere effettuato agli stessi intervalli di tempo.

Puoi aggiungere questa pagina ai segnalibri